Sunday, October 14, 2007

Titolo Sagace


no, perché poi questa settimana (quella che è ormai quasi finita) ho fatto anche l'addestramento. basta con tutto questo training. diciamo addestramento, così la gente pensa che abbia fatto non so quale scorribanda militaresca in calzoni corti e pezzola tricolore.
i tipi di berlitz mi hanno chiamato, venerdì scorso. ve l'avevo contato? non ricordo. mi chiamarono proprio mentre eravamo all'aeroporto a prelevare la mamma di shanti per il finesettimana di visitazione madrilegna. dissero, anzi disse (passiamo al singolare, visto che al telefono era solo Eva, non 300 persone in vivavoce) che l'addestramento sarebbe stato di mattina, dalle 10 alle 14.30. benissimo, dissi io. almeno si comincia. si parte. si fa qualcosa.
com'è andato? non male. c'erano altri quattro insegnanti a condividere il mio destino. ho detto altri quattro, ma avrei dovuto usare il femminile, perché, ovviamente, sono tutte donne. userò le iniziali. non esageriamo con l'infrazione della riservatezza (sì, oggi ho deciso che gli anglismi sono temporaneamente al bando).
A., padre spagnolo, madre americana. nata in New Mexico. vive in North Carolina. quando non è in Spagna, per visitare i parenti o farsi un anno e forse più di soggiorno, insegnando inglese a gente che non lo parla. ha un accento più simpatico quando parla spagnolo.
M.K., genitori irlandesi (credo ambedue) ma sempre vissuta in Connecticut (sfilano immagini urbane prese direttamente da Gilmore Girls). alla prima esperienza, o quasi, d'insegnamento. molto ossequiosa, molto educata.
G., irlandese. ha già insegnato in Spagna per un anno e, giuro, si nota pochissimo. se almeno evitasse di usare parole del metalinguaggio quando insegna... (cfr. Practice, Presentation, Noun, Role-Play etc). il suo accento irlandese non è impossibile da capire. sollievo.
A., spagnola con nome egiziano. unica altra non-anglosassone del gruppo, oltre me. alla prima esperienza. ha vissuto 5 anni in Irlanda. strani sprazzi di accento molto irlandese. con qualche tocco di spagnoleria. occasione di praticare il mio spagnolo negletto.
molte delle cose che abbiamo fatto durante il corso erano un po' una rivisitazione, in brutta copia, del mio TEFL. comunque sono servite. almeno sono ri-entrato un poco nel clima. ho ripreso confidenza col mezzo vocale. ho ripensato ad alcuni errori comuni, ho ricordato un bel po' di tecniche trascurate e cadute nel dimenticatoio. There's always room for improvement.
solo quattro giorni di addestramento, grazie al venerdì di festa nazionale. qui nel paese della tortilla si celebrava la Hispanidad, mi dicono. cortei di migliaia e migliaia di latino-americani in strada per dimostrare che gli spagnoli gli hanno invasi, ma loro sono contenti. gratitudine. forse. richiesta di uguaglianza, diritti, rispetto e considerazione; più probabilmente.
venerdì sera siamo usciti con le mie compagne di corso. prima a cena in un ristorante sedicente africano (la decorazione era piacevole, hanno quelle sedie che escono da sotto il tavolo al tirarle, che invenzioni!, colori di terra, ocra, statuette, maschere, boh; il cibo era tanto africano quanto il papa odierno; ma poi io che ne so; del cibo africano dico, non del papa). fase mangereccia accompagnata solo da A. (la spagnola) e una sua amica, sempre di Madrid. poi, ritrovo con le altre. prima una, poi l'altra, poi tutte + un'amica/coinquilina di M.K., tale Boh, anch'essa americana, che lavora come stagista all'ambasciata medesima - caffé e fotocopie, in feluca.
il sabato, come da buone tradizioni tradite, è serata di cinema. prima di incontrarci con Marco e Betta (e due loro amiche spagnole) siamo stati a vedere Eastern Promises, l'ultimo film di David Cronenberg.
ho una sola domanda? ma Cronenberg dov'è andato a finire? qualcuno l'ha fatto a pezzi e gettato nel Tamigi? ho l'impressione che dovrò fare alcuni passi indietro e guardarmi A History of Violence (che credo di essermi perso, o di aver visto e dimenticato subito dopo). rivedere magari anche Spider, se conto la prima visione ad occhi chiusi fatta qualche anno fa, credo a casa del Jack.devo capire come prendere questa piega cronenberghiana. dove ci vuole portare? e sopratutto, perché?
d'accordo, c'è una buona Naomi Watts (un po' sotto-sfruttata, credo), quel guascone di Vincent Cassell a cui ormai fanno fare tutto fuorché il francese; e una bella prova di Viggo Mortensen in veste mafia russa. non dico, tutti abbastanza convincenti. è che la storia... la storia non so. un po' mi manca. un po' mi sembra stantia. un po' mi lascia indifferente. la mafia russa a Londra. boh. speravo in qualcosa di più.
non so che pensare. farò ricerca.
ps. bene. e anche Harry Potter VII è finito. possiamo solo rileggerlo, a tempo debito. nel frattempo è pasato davanti ai miei occhiali impolverati anche jPod, l'ultimo libro di Douglas Coupland. ha fatto la sua porca figura. consigliato a chi era piaciuto Microserfs.
adesso è il momento di scegliere il nuovo libro. cosa mi consigliate?
Dubliners - James Joyce
Crime and Punishment - Fyodor Dostoevsky
Great Expectations - Charles Dickens
Kafka on the Shore - Haruki Murakami
votate votate votate. altro che Partito Democratico (nome un po' generico, eh? come se facessi un risotto e lo chiamassi: Risotto Cotto; non c'è che dire, pelle d'oca).
pps. lo sapete vero che tanto un libro per stasera l'ho già scelto? tanto per rimanere in tema PD.

10 comments:

Anonymous said...

il libro è "l'uccello che girava le viti del mondo", di murakami haruki.

tra i tuoi, il meglio è "dubliners" (tanto tu leggerai qualche pacifico manga shojo).

siccome gli italiani sono socialisti, gli piace zapatero, e sono per i nomi nuovi in politica votano il pd. w la grande politica social-laico-progressista del pd. w weltroni (peccato sia troppo di sinistra per me).

carino "il VII potter" (cristo, stavolta è proprio finito. non credo di potercela fare).
D.

Marco said...

Per quanto riguarda il libro, voto "Dubliners"...
E, temo, Cronenberg è stato mandato a dormire con i pesci nel Tamigi già prima di "History of Violence" (che, a mio umile parere di semplice utente di cinema, se te lo sei dimenticato un motivo ci sarà... come si suol dire, ascolta un bischero...)

cizuti said...

beh, devo dire che forse avrei dovuto seguire i vostri due voti. perché ho cominciato Kafka on the Shore e non sono sicure di dove stia andando a parare. vedremo. d'altronde, una volta scelto il Veltro poi non ci può lamentare.

sì, povero Cronenberg.

Anonymous said...

Io avrei detto Grandi Speranze.
Ma arrivo tardi.
Sempre troppo comodo, da laggiù (lassù? sarebbe un lallà ad esser precisi...) prendere per i fondelli noi con l'eurino in mano e la pena nel cuore.
Chissà, magari l'inno diventa la canzone di Topolino.

ps: a me "History of Violence" è piaciuto molto.La butto lì senza velleità di polemica.
pps: HPVII bellino...

Stef

MEO said...

io mi sono perso, la palpebra mi pesa e sono stanchissimo..
ma insomma: che cazzo stai facendo?
w la Spagna

MEO said...

dimenticavo: vedo che anche tu rivoluzioni anche il blog. anche io..

Unknown said...

Io voto Crime and Punishment..sono per la letteratura russa..

Marco said...

So di essere paurosamente fuori tema, ma sento l'urgenza di dividere con te e con gli altri amici, prima di correre il rischio di dimenticarmene, un'esperienza surrealista:
ieri pomeriggio, nel metro, un suonatore di strada (visibilmente andino) ha tirato fuori un flauto di Pan (o siringa, o aerofono almeno secondo Wikipedia, insomma essendo il tipo andino avrete capito) delle dimensioni di una rosticciana intera, e ha attaccato il tema di "My Way" di Sinatra....

cizuti said...

eh sì, il veltro ha quell'estremismo nel sangue che lo fa un po' indigesto ai più. l'italia è un paese di tranquilloni, non puoi mettergli sulla scheda quel sobillatore. lui e l'altro zio americano, el ricottaro antennista.

forse A History of Violence non l'ho proprio visto. ma rimedierò (non vedendolo?). almeno credo.

hai visto meo, la rivoluzione dei colori è cominciata. avanti!

marco, grazie per il fuoritema che, ti ricordo, qui si chiama intema ed è sempre ben accetto. sono cose che accadono nella metro di madrid. che bellezza.
come le cantanti/i cantanti metrici (perimetrali, mitrali?) che scelgono le canzoni più assurde e non sanno una (dico una) parola del testo. sono soddisf.

MEO said...

ma che farfugliate di Veltronix...
io sono andato a votare, è sono sincero lo volevo votare, ma tra tutte le liste non ho trovato quella giusta.. cazzo! na fatte mille, poteva fare anche "dj in pausa, politici allontanati, magazzinieri di zara, iscritti in ritardo a l'università per Velroni".
doppia merda... mi è toccato ripiegare sull'unica comunista radicale sovversiva che c'era wonderRorywoman..
per il blog, te tu colori e io rivoluziono in levare http://meolandia.blogspot.com/