torno ahoramismo dal negozio di strumenti musicali. mi serviva un piccolissimo amplificatore per dar vita al basso. è piccolo, ma basta a far tremare il palazzo (si fa per dire). spero che i vicini non si avvicinino troppo con fare minaccioso e vendicativo. proverò a stare sotto la soglia della sopportabilità. come se fosse possibile. quindi, per i prossimi giorni di pratica, mi attendono un mucchio di scale. ho già il fiatone.
shanti ierisera (ormai ho deciso di attaccare parole insieme senza motivo, alla tedesca) ha suonato il campanello alla porta di un'associazione che si chiama Namaskar. sta a due passi (dico due ma saranno 5, letteralmente, non di più) da casa nostra, sullo stesso lato della strada. ha suonato e dopo poco è arrivata una tipa alla porta. shanti dice: scusa, ho interrotto una lezione? la tipa dice: chiaro, ma non ti preoccupare; se vuoi, puoi tornare alle 20.30 per una lezione di prova.
trattasi di yoga. e credo la prima lezione le sia piaciuta. ci tornerà presto. almeno pratica un po' di spagnolo, nei rari momenti di chiacchiera che lo yoga consente, direi.
ieri siamo andati, infine, al nostro appuntamento per prendere il NIE (numero di identificazione dello straniero). una volta arrivati e data la parola d'ordine (il nostro nome e l'ora dell'appuntamento) ci hanno fatto salire, prendere un numerino ed entrare in una stanza, dove 4 signore, con altrettanti extranjeros di fronte, stavano svolgendo la stessa pratica che serviva anche a noi. quando ci siamo seduti, la signora ci ha chiesto subito la fotocopia del passaporto. l'abbiamo? no. non la possiamo fare qui? no. torniamo fuori, alla ricerca disperata di una tienda dove fanno fotocopie alle 9.30 del mattino, che sembra una cazzata, ma in Spagna non è facile. aprono tutti tardissimo. dopo lunghi pellegrinaggi e qualche richiesta di informazioni, riusciamo a trovare l'unica cartoleria aperta nel raggio di un chilometro (e quando dico raggio, voglio dire in tutte le direzioni). torniamo all'ufficio e la signora sta servendo un'altra cliente e lamentandosi di due italiani (uomo e donna) che nella postazione di fronte a lei fanno un gran baccano parlando alla proverbiale altezza vocale per la quale ci odiano/amano/disprezzano in tutto il mondo. ritocca noi. ci fa questo benedetto certificato. ma non doveva essere una tarjeta (tessera)? no, spiega, non la fanno più da aprile. ora solo il certificato, che, consiglia lei, dovremmo fotocopiare ridotto e plastificare (una bellezza) e poi portare sempre con noi le fotocopia, insieme, ovviamente al passaporto del nostro paese d'origine. ma a cosa serve questo NIE allora?
usciti dall'ufficio, ci dirigiamo rampanti alla Barclays. vorremmo fargli sapere che ora abbiamo anche noi un numero Echis (x-qualcosa). potrebbero convertirci il conto da non-residenti a residenti, con evidenti vantaggi. la gentile bancaria basisce alla nostra richiesta munita solo di miseri certificati. dice che ci vuole la tarjeta. ma se non la fanno più?! diciamo noi. a lei risulta diversamente. e il dubbio si insinua lacerante in noi (perché il dubbio sempre lacerante è, non può essere formicolante, attanagliante, smagliante, corrosivo, provocatorio, salmastro e nemmeno mordace). avremo capito male? non credo. avremmo dovuto richiedere specificatamente la tarjeta? e come, se l'impiegata dell'ufficio ci dice espressamente che non la danno più e si perita a spiegare per ben due volte a noi (come anche a tutti gli altri) come ottenere un decente risultato con il rimpicciolimento e la plastificazione? dovete tenere di conto di questo documento, ci dice, dura 5 anni e se lo danneggiate o perdete non lo potrete usare per una pratica ufficiale, che so: per darlo a una banca...
parole sante. ma poco incisive alle orecchie della burocrazia, che come un'orda di topi sulla barca che affonda brulica di vita incontrollabile e guizza in direzioni sempre uguali e contrarie.
sul lato dell'istruzione post-universitaria, ho da comunicare, invece, successo. mi ha chiamato ieri Patricia, quella che si occupa delle ammissioni ed iscrizioni e mi ha detto ¡Enhorabuena, Michael! avrei voluto rispondere, beh, saranno le 4 e mezzo di pomeriggio, è un'ora buona come un'altra. poi, sforzandomi di ricordare che questa è un'altra lingua (non un dialetto, un'altra lingua...) ho fatto 2 più 175849 e mi è venuto un numerone, ma ho capito che voleva dire: Congratulazioni!
a questo punto resta soltanto da pagare. il corso comincerà il 22 di ottobre.
sul versante dell'istruzione da me impartita, invece, sto ancora aspettando una risposta/proposta lavorativa dal mio amico Simon, che tende ad essere un po' lento nelle sue comunicazioni... ma posso io fargliene una colpa? vedremo come si mette. riuscirò a insegnare per la Berlitz?
chiudo avvertendo chiunque sentisse il bisogno di essere informato, che sto leggendo The Adventures of Sherlock Holmes. e la cosa, devo confessare, mi piace parecchio. almeno in attesa del settimo Harry Potter, che tarda a cadere nelle mie mani.
ah, ho sottoscritto il servizio gratuito (chiaro) di google per le statistiche di accesso ai siti web. si chiama google analytics e sembra ben completo. offre un sacco di informazioni e tra le altre cose mi ha detto che negli ultimi 3 giorni (da quando ho iniziato a usarlo per le pagine del blog) qualcuno è arrivato al blog cercando su google la frase: isola di ko payam. giusto per curiosità, ma chi è stato? comunque è un/a grande.
hasta logo.