Monday, October 01, 2007

Horeign ahhair. Take a trip in the air. To a tropical beach.

rieccomi. dopo un lungo finesettimana passato a camminare/provare vestiti/comprare roba per le strade di madrid (con i miei, che ci sono venuti a trovare). ho lasciato quindi un po' andare queste pagine per mancanza di tempo/voglia/forza fisica (troppi passi e troppi bicchierini di birra che si sono accumulati uno dopo l'altro). ma ci siamo divertiti e siamo perfino andati al Prado per la domenica pomeriggio gratis. bella la visita alla sezione temporanea con quadri di Patinir; ingegnose scene biblico/religiose come scusa per magnifici paesaggi fauna-floridissimi e calmi dopo la tempesta. rituale sosta di fronte a las meninas e sempre nuova ammirazione per Alberto Durero (Autoritratto) e El Bosco (El triunfo de la muerte, El jardin de las delicias).
a partire da oggi, però, ci rituffiamo nel day-to-day madrilegno per solvere tutti i piccoli e grandi nodi che aspettano di essere solti.
come per esempio la questione ormai settimanosa del NIE. oggi ho visto uno sprazzo di sole quando sono stato all'incontro con Rosa, la direttrice del centro Berlitz di Calle Serrano. mi ha fatto le solite domande di rito. che esperienza d'insegnamento hai? conoscevi già Berlitz? hai già insegnato per Berlitz? beh, no, ma secondo te non l'avrei messo sul curriculum se avessi già insegnato per una scuola alla quale sto chiedendo un posto di lavoro? ma sei scema?
comunque tutto normale, a parte il fatto che tutto il dialogo lo facciamo in spagnolo. non credo che lei parli inglese. (diciamo che Berlitz insegna tante lingue, se questo vi sembra una scusa ragionevole). ma la cosa non mi dispiace, anzi.
poi mi chiede se ho il NIE e io le rispondo che sì, mas o menos. nel senso che ho un foglio, un certificato che indica il mio numero di straniero, ma non ho una tarjeta perché non la fanno più, sembra. e lei, per fortuna, dice che è vero, non la danno più. già altra gente glielo ha detto.
mi fa piacere. un problema in meno. se riesco a far capire alla banca che non esiste più e che devono smettere di chiedermela e darmi un cavolo di conto da residente, quale sono. laidi.
infine mi porta in un ufficio adiacente dove posso riempire in tutta tranquillità un modulo con i miei dati personali per essere pronti alla preparazione del mio contratto, in caso tutto vada bene e il corso che mi avevano prospettato si faccia. vedremo.
quando torno e le riconsegno il foglio, mi presenta anche Eva, la supervisora degli insegnanti per due centri Berlitz. anche lei mi ripete due o tre cose in inglese e ci lasciamo così, con la promessa (si fa per dire) che mi richiameranno non appena tutto è deciso.
a questo punto, credo, avremo/avrò bisogno di fare alcune operazioni per completare il processo di madridizzazione.
1. andare al comune di competenza e fare l'empadronamiento: una sorta di certificato di residenza.
2. andare all'ufficio della securidad social per chiedere un numero di affiliazione. necessario ai fini fiscali-sanitari-pensionistici-non so. comunque necessario per il contratto di lavoro.
3. tornare alla Barclays e far valere i nostri diritti di cittadini europei. facile dictu, difficile factu.
ah, sabato sera siamo stati a una churrascaria. buffet di verdure, riso, condimenti, salse e robe varie, per cominciare. poi, una selezione di 12 tipi di carne cotta allo spiedo. il cameriere viene e propone ciascun tipo, uno dopo l'altro. divertente serata carnivora. il posto dove portare shanti. che tuttavia ha incredibilmente provato quasi tutto. molto buone certe parti del vitello, un po' meno, strano a dirsi, quelle di maiale, dominate com'erano da un bizzarro sapore che abbiamo identificato con il pimenton (quel peperoncino dolce che dona il suo colore giallastro alla paella, assieme ovviamente allo zafferano). peccato, il maiale, tonno di terra, partiva avvantaggiato. comunque decisamente un posto in cui tornare, dopo qualche decina d'anni di astinenza totale da carne e suoi derivati.
shanti ha riportato oggi li suo primo cheque. ormai siamo ricchi.
siamo stati, dopo il suo lavoro e il mio farmi intervistare da sedicenti direttorici di scuole, a festeggiare all'ennesima tienda di starbucks. quella in Calle Velazquez, 136. si trova all'interno di una sorta di libreria edicola minimarket di puttanate, idee-regalo (a chi?) e sandwich. lo starB è, in sé, un minibuco, con solo un sofa, ma vogliamo scherzare? nota positiva: cassiera dimentica di battere prezzo del mio sandwich ed è subito sconto.
viva lo store locator di StarB, manna dal cielo di panna della caffetteria mondiale.

ps. che buoni i Raspberry and Dark Chocolate Muffins fatti tre sere fa. il forno funziona da dio. speriamo continui a farci usare il suo appartamento quando lui non è in casa.

pps. perché tutte le parole che in italiano cominciano con la F in questa varietà regionale iberica perdono la F e acquistano una sordissima H? Horno, Hormiga, Hacer, Hilo, Hierro, Herida. ché i cugini spagnoli non riescono più a fare la bocca a uccellino e produrre fortissimi fischi fruscianti?

1 comment:

MEO said...

il solito lungo post... ma per un ricordo di Muffins posso leggere anche di più