da queste parti prediligono il latte di soia. il latte vaccino si trova raramente. ed e’ piu’ caro. nelle centinaia di bancarelle che vendono cibo per le strade il bicchierone di latte di soia caldo con tanto zucchero e' una prelibatezza consumata da tutti i thailandesi e non. spesso accompagnato da pallette e cilindretti cavi e fritti, una via di mezzo tra i bomboloni e la pasta fritta. anche questi, sempre ricoperti da una pioggia di zucchero.
l'ho gia' detto che in thailandia qualsiasi cosa e' zuccherata? tipo un piatto di noodles, una zuppa, qualsiasi cosa: dentro un po' di zucchero c'e'. e d'accordo. il problema sono le cose che sono gia' dolci di per conto loro. tipo, ordini un te' freddo e, oltre a metterci chili di ghiaccio, ci mettono anche chili di zucchero. quando gli dici "senza zucchero" o "poco zucchero", il cameriere annuisce con l'espressione di chi la sa lunga. e ti porta la bevanda piu' dolce mai realizzata.
tornando al latte di soia. a shanti piace: dice che e' come bere del porridge liquido. concordo sulla similitudine ma secondo me fa abbastanza schifo. le bomboline sono una bonta', senza esagerare.
c'e' poi un grosso mercato di libri usati. ad ogni angolo c'e' un negozietto che li vende, li compra, li da' via a pochissimo. il prezzo medio di un libro (romanzo) nuovo e' di 350/400 baht (7/8 euri). gli usati li trovi dai 60 ai 300 baht (da 1 a 6 euri). non male. ho comprato Libra di Don DeLillo, e' un romanzo sui retroscena dell'assassinio Kennedy. mafia, CIA, cubani. interessante. scritto molto bene. cito breve frase; sta parlando di Lee H. Oswald che, dodicenne a New York, ama viaggiare in metropolitana:
"There was so much iron in the sound of those curves he could almost taste it, like a toy you put in your mouth when you are little."
mi sembra una bella immagine, bella commistione di sensi.
oltre all'usato, la thailandia e' il mercato del copiato/masterizzato/imitato. pullulano ovunque CD, DVD, VCD, DivX, libri fotocopiati, e chi piu' ne ha. si trova tutto cio’ che deve ancora uscire (film, album, software, giochi) a prezzi ridicoli (1, 2, 3 euro). sembra che microsoft qua venda XP ad un prezzo bassissimo per cercare di limitare la pirateria. ma loro lo comprano comunque copiato. la pirateria verso i prodotti culturali (so che domenico ama questa locuzione) occidentali e' decisamente legale in thailandia. ma, mi dicono, se chiedi la copia di un film thai quelli delle bancarelle ti rispondono esterrefatti: ma non si puo', sei pazzo? e' illegale!
ce ne faremo una ragione.
le marche imitate sono una bellezza. ieri siamo stati ad un centro commerciale, quello vicino all'earoporto. si chiama sempre Central (SEN-TRAN) oppure Robinson (LOBIN-SAN, dicono loro). e' un posto immenso, su 5 piani. grandissima estensione di negozi di ogni tipo, divisi per piani. ogni piano ha una parte del grande magazzino generalista interno (Robinson, appunto; come se avessero una Rinascente all'interno di un cento commerciale piu' grande) e poi tutta una serie di altri negozi. al quarto piano c'e' la zona tecnologica: e si trova di tutto. il prezzo della tecnologia e', per quanto ho visto, un po' inferiore a quello occidentale ma dipende molto dalle marche. i grandi nomi (Sony, Apple, HP, etc), se pure meno cari (perche' i prodotti sono tutti fabbricati in Cina o in altro luogo qua vicino) restano comunque a prezzi non stracciati. altre marche minori invece hanno prezzi veramente bassi. seguiranno esempi specifici. adesso non mi va.
al reparto abbigliamento alcuni bei nomi hanno attratto la nostra attenzione: Santa Barbara - Polo and Raquet Club (con lo stemma rifatto di Ralph Lauren); Alain Delon (sara' davero lui?); Luigi Batani (questo sconosciuto); Pulcinella (abbigliamento femminile; la maggior parte delle marche di profumi e abbigliamento sono simil francesi o italiane); Crocodile (col marchio in monocolore del tutto simile al noto coccodrillo). ho comprato un paio di pantaloni di Pierre Cardin. sara' lui? credo di si'. era l'unico paio che ho trovato in cotone 100%. il resto tutto poliestere e viscoso. tutto uno scivolio plasticoso.
siamo andati al Sentran per motivi di corso. martedi' teniamo la prima lezione a studenti thai. dobbiamo vestire formali. pantaloni scuri, camicia e cravatta. sono andato per nero, bianco, nero. sempre valido. trovare le scarpe non era facile. tutta roba con nomi e qualita' improponibili. che non mi sarei mai piu' messo. porto mai scarpe che non siano sneakers? no. e allora.
faro' lezione in Stan Smith nere.
tuttavia, chi volesse un paio di Clarks, qui si trovano a prezzi abbastanza bassi. dai 2000 ai 4000 baht (dai 40 agli 80 euri).
due giorni fa ho fatto un investimento rischioso. ho acquistato dei costosissimi infradito Birkenstock neri. il prezzo era proibitivo (199 baht - 4 euri) ma sono comodissimi. se qualcuno ne avesse bisogno per l'inverno italiano, mi faccia sapere. al massimo mi fate un bonifico.
saluti scalzi,
michael
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