Monday, March 17, 2008

Switzerland of the Brave

Siamo a Ginevra, città di mare, rose e colori. Il paesaggio è incredibile: qui finalmente ho il piacere di vivere l'incanto del deserto, soffrirne l'impossibile escursione termica. In questa terra di pescatori parlano una lingua di origine slava, non troppo lontana dal serbo-croato. Gli uomini portano il velo e le donne si muovono soltanto in motociclette scassate, reliquie tecnologiche dell'antica occupazione russa. I pochi negozi della città stanno aperti 24 ore al giorno e servono il caratteristico tè alla menta per innaffiare le prelibatezze del deserto: cous cous di pollo e agnello, verdure saltate alla piastra e deliziosi dolci dagli innumerevoli strati di pasta fillo, mandorle, gocce di cioccolato e uva passa. Non mi stancherei mai di mangiare ai loro bassissimi tavolini, seduto su tappeti ornati di uccelli e decori sgargianti. Le persone che incontriamo sembrano amichevoli e vorremmo provare le poche parole di spagnolo che conosciamo per iniziare una conversazione, ma non trovando il coraggio necessario, parliamo a gesti e gli indigeni ci guardano incuriositi.
Oggi pomeriggio prenderemo un paio di cammelli e attraverseremo le dune che ci separano dalla vicina Francia. Un vecchio amico ci aspetta a Grenoble, ridente villaggio sui fiordi francesi. Spero che al nostro arriva ci introduca alle meraviglie naturali della regione e ai gustosi piatti a base di salmone ed aringhe affumincate. Prima che faccia notte faremo certamente una visita al museo archelogico per ammirare i resti del popolo vichingo: già immagino gli elmi cornuti e gli scheletri enormi degli elefanti di Annibale. Passeremo la notte nel piccolo igloo del nostro ospite, assaporando il tepore del legno di tek che brucia schioppettando nel fuoco. Magari potessimo restarvi più a lungo. Invece al mattino seguente (domani) faremo li nostro ritorno in terra Svizzera. Ci siamo assicurati una cabina extra-lusso su un bastimento a vapore che percorrendo il Reno ci condurrà gentilmente a destino. nell'umidità oppressiva dei tropici.

2 comments:

MEO said...

bel racconto di uno splendido posto di mare, infatti le regate di barca a vela le vincono gli svizzeri

cizuti said...

E' vero, non c'avevo pensato! Che lupi di mare 'sti Svizzeri.

Oggi a Ginevra una mucca facevo snowboard.