Aquí en el norte de España se encuentra una region que se llama Cantabria. La “montaña”, como dicen los espanoles. La capital de Cantabria es Santander. Aquí estamos.
Dopo un volo che portava un ritardo di un’ora e trenta siamo giunti sani e saldi all’aeroporto di Santander. Né il pilota né nessun altro della ryanair o dell’aeroporto di Ciampino ha mai detto in alcun momento che il volo era in ritardo, dev’essere una nuova strategia commerciale secondo l’adagio, qualcosa di cui non si parla non esiste.Fin qui, tutto bene. Taxi fino alla pensione Soledad che con tanto nome non può assicurarti mai granché. Speriamo in una prossima Lunamum. 20 euro spese benissimo; dico per il taxi. Troppi bagagli, troppo pesi. Stiamo pur facendo un trasloco. In un modo o nell’altro.Rifattici il trucco, usciamo dalla solitudine per gettarci fra la gente. Ma andando per gradi, prima andiamo a salutare gli avventori del Pizza Hut che siede incoraggiante in fondo al viale. Ebbene, per non tornare ancora una volta al dibattito sul perché Pizza Hut e Starbucks non ci siano anche in Italia (credo si conosca il mio pensiero: i primi non fanno pizza e i secondi non fanno caffè, ma è tutto buonissimo; inventori di nomi, farsi avanti), vi informo che il menù in spagnolo è uno spasso e che hanno aggiunto anche varianti locali in quanto a tipi di pizza. Cosicché Shanti si è ritrovata alle prese con una pizza con formaggio di capra e cipolla caramellata. Che non era neppure troppo male, ma molto, molto dolce. Forse troppo.In compenso, la tortilla che abbiamo mangiato oggi con sopra formaggio di capra e cipolla caramellata (col miele?) era una delizia.
Le case di Santander
Ce ne sono troppe. Tutte diverse. Architettura, materiale, stile, vegetazione nel giardino. Un fiorire di follia progettuale ed esecutiva. Credo che si meritino un capitolo a parte o forse, più propriamente, una collezione di fotografie, che cercherò di mettere assieme. A questo proposito ho deciso di riorganizzare anche i miei album su Picasa. Così non perdo tempo a caricare pesanti immagini qui sul blog e colgo l’occasione di instaurare un diario per immagini parallelo a queste pagine. L'indirizzo a cui potete vedere le foto che ho messo fin ad ora è il seguente:
http://picasaweb.google.com/michael.reali
4 comments:
Carne, uova... il paese del bengodi.
COn la cipolla caramellata non so come mi relazionerei.
Ma dolci?
il fatto che queste catene siano portartici di nomi e simboli tipicamente italiani e stiano diventando più icona del nostro paese stesso la dice lunga sul "fummo uno volta dei grandi inventori"
io amante del cappuccino ho gia detto che i migliori li ho bevuti a berlino, e i peggiori sto cominciando a berli dalle nostre parti..
sulla pizza posso solo dire che i migliori pizzaiuli in italia sono ormai tutti egiziani.
la verità e che siamo fermi, mentre gli altri si muovono, portandoci via il nostro patrimonio culturale, gastronomico ecc e noi non siamo ugualmente capaci, credendo che le nostre barrienre privilegiate interne ci salveranno dal mondo che intanto si muove.
quindi w pizza hut, il cappuccino tedesco, il caffè americano, e gli spaghetti cinesi...
sveglia! sono finitti gli anni 60
PS: in bocca al lupo M & S
> Starbucks ... non fanno caffè ...
Forse é vero... Fanno piuttosto un dolce e lungo nettare profumato di cannella e vaniglia, da consumare mollemente stravaccato su comode poltrone, invece di un breve attimao di amarezza da trangugiare in piedi tra una selva di gomiti, o seduto su scomodi sgabelli di finto design... =)
Ecco, l'ho detto........ E questo improvviso calore che sento all'altezza del cuore non credo sia
dovuto a un improvviso moto d'orgoglio, quanto piuttosto alla carta d'identità e all'autografo di Cannavaro che si inceneriscono nel portafogli...
Marco
PS: Michael e Shanti, ben arrivati in Spagna!!
Dimenticavo...
Roy: dí ai tuoi sicari che non opporró resistenza...
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