finalmente acquistato numero spagnolo. forse mi sbaglio, ma mi pare che in Italia sia necessario presentare un documento per avere una sim-card. qua sembra di no. dopo attenta anailisi (3 minuti su una pagina internet trovata per caso) ho scelto vodafone tra tutti i fornitori disponibili. non è che in Italia mi sembrasse granché, ma qui sembra sia un po' più quotata delle altre.
per non parlare sempre di cibo, vi dirò che stasera devo cuocere le lenticchie e possibilmente ricavarne un dahl rispettabile per cena (no, il dahl non è una preposizione articolata scritta male, ve lo assicuro). col riso basmati dovrebbe essere appetibile.
oggi siamo stati a un ristorante in centro. credevamo fosse vegetariano e ovviamente non lo era. shanti, una volta entrati e mentre aspettavamo che il tavolo fosse apparcchiato, si rivolge ad una delle cameriere e le chiede se abbiano piatti vegetariani. ma certo che abbiamo verdure, risponde la cameriera. per essere diligente, chiede lumi financo ad uno dei cuochi, appena apparso dalla cucina, e questi conferma che non ci sono problemi, avanti i vegetariani.
ci sediamo e non ci danno subito il menu (che in spagnolo si chiama carta). quando arriva la cameriera (quella di prima) a prenderci l'ordinazione, capiamo che la carta non c'é. ci elenca i piatti vegetariani. chiedo di sapere anche gli altri e tra i secondi c'è una hamburguesa (si, in Spagna traducono tutto, ma dicono Espiderman) di tonno. golosa, penso. non male, pensa anche shanti, ma è costretta a prendere zucchine ripiene di verdure per secondo. ormai si era messa in gabbia da sola. come quella volta che sull'aereo per Bangkok si è ritrovata in grembo un'orribile scatolina di pasta ai funghi: la meravigliosa opzione vegetariana; bicicletta, pedalare. e questo è solo uno dei tanti episodi.
comunque le zucchine erano molto buone e il primo piatto (un misto di verdure: coliflor, zanahorias, judias verdes, brécoles) croccante al punto giusto, forse un po' salato, ma decisamente una boccata d'aria fresca rispetto al solito (d'accordo, aria fresca all'aglio, come sempre; Spagna, territorio devampirizzato). prezzo onesto, 15 euro a testa.
questo finesettimana dobbiamo studiare un poco per l'esame di fine corso. sarà martedì, il penultimo giorno di lezione. credo sia abbastanza fattibile, ma non si può mai sapere. non che il risultato ci cambi la vita.
stasera è l'ultima sera di alcuni studenti, quindi verso le undici ci troviamo tutti nella solita Plaza Cañadio per una cerveza e delle olive che ti danno in un piattino ma hanno un sapore strano e preferiresti ti avessero dato noccioline o il solito lecca-lecca rosso che danno come premio per ogni bevuta. o almeno secondo me. sarà per questo motivo che anche l'olio che estraggono da olivi di similfatta mi piace un po' poco. vedremo qual è la situazione olistica (certo, certo) a Madrid. poi le olive si chiamano aceitunas. e il liquido per rimuovere lo smalto dalle unghie come lo chiamate?
vi ho detto di quando siamo stati a mangiare chocolate con churros? non tanto per i churros che conoscevo già e comunque se li conosci li eviti e ti bevi/mangi solo la cioccolata calda che già quella ti basta. non c'è alcun bisogno di un'integrazione di fritto alla dieta spagnola. fritto per fritto fa fritto alla seconda? (giusto per chiariezza, si tratta di estrusioni di pasta tipo quella per i waffel, a forma di bastoncini o di simbolo della lotta contro l'aids, fritti in olio bollente e da consumarsi inzuppati nel cioccolato caldo: tradotto, consumare solo in stato di ubriachezza). dicevo non tanto per questo, ma per il fatto che, sedutici in una quindicina ai tavolini all'aperto di un bar del lungomare, stiamo chiaccherando tranquilli in varietà di spagnolo studentesco, quando... dietro di me un'americana si mette a cantare l'aria di un opera in italiano. ora, indipendentemente dalla vostra opinione sull'opera come forma d'arte, ma vi pare il caso? pensavo di essere piovuto di scatto in un film del maestro (lynch). mi guardo intorno aspettando i nani, il velluto e le luci blu. niente. mi sovviene una considerazione: non è lynch ad essere surreale e onirico. è l'america ad essere ripresa da lynch. senza filtri. paura.
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3 comments:
Da ora in poi solo macrobiotica...
Il liquido per decolorare le unghie lo chiamano Monini o Carapelli...
E' magnifico come, locati a due estremi del mondo, abbiamo pensato la stessa cosa: gli americani sono creepy. Quelli che ho incontrato non cantavano ma erano nondimeno lynceschi.
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